Abbiamo intervistato la Dott.ssa EMANUELA TRONCONE (Dottore di Ricerca in Biotecnologie degli alimenti e Perfezionata in chimica delle sostanze naturali).

Cos’è il digiuno intermittente ovvero l’”intermittent fastig” di cui si sente tanto parlare?

“Il digiuno è evolutivamente presente nella nostra fisiologia, appartiene al percorso evolutivo degli animali e dell’uomo in particolare. Forse proprio grazie ad esso si sono sviluppate funzioni metaboliche importanti sia a livello cellulare che dell’intero organismo.

Alternare periodi di alimentazione a periodi di digiuno aiuta a bruciare calorie e a perdere peso ma non solo: abbassa la glicemia, elimina tossine, riduce l’infiammazione, promuove l’autofagia.

L’infiammazione di basso grado spesso è silente e non percepita perché non dolorosa ma se protratta negli anni può essere il substrato per diverse malattie. Ridurre l’infiammazione significa aiutare l’organismo a mettere in atto i meccanismi di protezione naturale di cui è capace per vincere le malattie.

L’autofagia è la pulizia che le cellule stesse operano nei confronti di strutture non più funzionanti o deteriorate che rappresentano una zavorra per la cellula e il metabolismo, quindi la loro eliminazione avvantaggia la cellula che mette in circolo anche i componenti in esse contenuti.”

E l’efficacia del digiuno e’ una scoperta recente?

“La pratica del digiuno è nota alla scienza da molto tempo, è possibile trovare lavori già dei primi dell’ ‘800 e altre sperimentazioni sono continuate successivamente, però è rimbalzata negli ultimi anni agli onori delle cronache grazie agli studi del prof. Water Longo che l’ha sperimentata per prolungare la giovinezza delle cellule e quindi per la cura di malattie che derivano proprio dall’invecchiamento delle cellule stesse.”

QUALI SONO LE MODALITA’ DEL DIGIUNO?

“Esistono vari modi per praticare il digiuno intermittente che comportano la suddivisione del giorno o della settimana in periodi di alimentazione e di digiuno.

Il digiuno ovviamente non esclude l’assunzione di acqua, tisane e anche grassi vegetali di buona qualità che migliorano la funzionalità delle cellule prolungandone la giovinezza e quindi il buon funzionamento.

Ma tutto va svolto sotto controllo specialistico di un biologo nutrizionista se si vuole fare prevenzione e anche di un medico oltre che di un nutrizionista se si hanno problemi di salute da tenere sotto controllo per associare le cure mediche con quelle nutrizionali che migliorano sempre l’efficacia della cura.”

a cura di ANTONELLA DE NOVELLIS

Di AdMin