Il cantante parla con l’Adnkronos delle frasi che gli sono costate la squalifica dal GfVip: “Ma come si fa a dire che sono razzista? Io canto ‘Angeli Negri’ da 60 anni e quella canzone è antirazzista”.
La terza puntata della quinta edizione del «Grande Fratello Vip» vede l’espulsione di Fausto Leali per aver pronunciato un’espressione razzista nei confronti di Enock Barwuah. I social si dividono, mentre alcuni inquilini della Casa spiegano che è normale che possano «scappare» parole del genere a una persona di una certa età. La decisione del Grande Fratello Vip in merito all’espulsione di Fausto Leali, accusato di aver pronunciato una frase razzista nei confronti di Enock Barwuah, viene resa pubblica a tarda notte, dopo un preambolo nel quale il conduttore Alfonso Signorini spiegava come certe parole di uso comune abbiano cambiato la propria connotazione nel tempo. «Nero è il colore, negro è la razza» aveva detto Leali difendendo l’utilizzo di una parola che ha offeso la sensibilità non solo di Enock, che dentro la Casa gli ha spiegato di non utilizzarla mai più, ma anche del pubblico a casa, che dopo lo scivolone
dello stesso Leali su Mussolini ha pensato che fosse proprio il momento di mandarlo fuori.
L’operazione del Grande Fratello Vip, tuttavia, è quella della ripulitura. A differenza, infatti, di altre volte, Alfonso Signorini sceglie dei toni molto morbidi per contestualizzare l’intervento e spiegare che Fausto Leali fosse in assoluta buonafede: «Il pubblico ti conosce bene, sia come grandissimo artista che come grande uomo. Al di là delle tue reali intenzioni, il peso delle parole deve avere una sola conseguenza» dice Signorini al momento dell’espulsione del cantante, decisione che divide i social tra chi pensava che l’intervento fosse esagerato e chi temeva che la cosa restasse impunita. «Ti ho fortemente voluto in questo programma: se dovessi fare questa scelta, la rifarei di nuovo. Il Grande Fratello è una grande occasione per far capire a tanti telespettatori italiani che, nel 2020, certe parole non le possiamo e dobbiamo più usare. Da un punto di vista umano questa squalifica non ha senso. Però ci voleva un messaggio forte e volevamo che arrivasse. L’abbraccio con Enock è il miglior saluto che vi potesse dare. Tutti hanno già perdonato Fausto. Esistono delle regole» insiste il padrone di casa con Leali presente in studio, mentre dentro la Casa personaggi come Maria Teresa Ruta e Patrizia De Blanck hanno in qualche modo giustificato l’accaduto spiegando che per una persona di una certa età è normale che «scappi» una parola del genere. Il problema alla base, forse, è proprio questo: queste parole non possono più scappare.
(Articolo a cura di Antonella De Novellis)

Di AdMin